“Il successo è il risultato di perfezione,
duro lavoro, ciò che si impara dai fallimenti,
lealtà, e persistenza.”
Colin Powell
Il 2018 è indubbiamente l’anno dei lavori per la casa. Sono davvero numerose le agevolazioni, nonché gli incentivi confermati e rimodulati contenuti all’interno del pacchetto dei bonus fiscali previsto per abbattere il costo degli interventi sulla propria abitazione: le novità riguardano tutti, sia i proprietari che i condomini. Tra gli interventi contemplati infatti ci sono le ristrutturazioni, l'acquisto di mobili, il risparmio energetico e persino gli interventi antisismici. Non manca nemmeno la possibilità di ottenere il bonus per la risistemazione dei giardini oppure la possibilità di cedere l'agevolazione al condominio o ad altri privati. Vediamoli nel dettaglio.
A carico dell’amministratore una serie di obblighi
per l’efficienza dell’impianto e la sicurezza degli inquilini
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature non possiamo non dedicare un articolo al pericolo incendi. Il nostro ordinamento giuridico infatti ha contemplato una serie di norme specifiche antincendio valide anche per gli edifici condominiali il cui fine ultimo è proprio quello di tutelare la sicurezza degli inquilini.
La necessità di costruire una nuova opera edile oppure di intervenire su una già esistente attraverso lavori di riparazione, manutenzione ed installazioni di impianti è all’ordine del giorno, soprattutto nel settore condominale, ponendo il privato cittadino nel ruolo di committente: colui che ha la necessità di eseguire un lavoro edile e che per farlo si affida ad un’impresa di fiducia.
In questo articolo affrontiamo un argomento che ha tenuto i condòmini con il fiato sospeso: l’installazione obbligatoria dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione dei consumi negli stabili condominiali. Il precedente D.Lgs. 141/2016 imponeva la verifica all'obbligatorietà di installazione di tali sistemi nei condomini con riscaldamento centralizzato, entro il 31 dicembre di quest'anno. Il mancato rispetto del prefissato termine del 31 dicembre, avrebbe comportato sanzioni pecuniarie piuttosto pesanti sia per il condominio che per il singolo proprietario dell'unità immobiliare: da 500 a 2.500 euro. Il ritardo con il quale il Decreto precedente è stato approvato, concedeva tempi troppi ristretti per adeguarsi ai nuovi adempimenti e le stesse imprese autorizzate ad eseguire le verifiche e i relativi interventi, non sono riuscite a soddisfare le numerose richieste pervenute. Da qui la necessità di una proroga che ha fatto slittare tale scadenza al 30 giugno 2017.